IN-CANTI

Fuoriprogramma compie 10 anni! Un traguardo importante per riflettere sul ruolo di un festival in relazione alle comunità, artistiche e spettatoriali che lo attraversano. Per celebrare un decennio di piccoli incanti, seminati in luoghi nascosti e d eccezionali della città di Roma, ci piacerebbe condividere un sentimento di fiducia nella forza collettiva, un incondizionato slancio a costruire insieme un domani, che attualmente sembra avere contorni tremanti. Allora l’incanto è il filo conduttore che tiene insieme il vasto respiro delle proposte artistiche di questo anno, un percorso di performance, progetti site-specific, installativi e sonori, che ambiscono a suscitare una visione affascinata e perdutamente appassionata della realtà. Un verbo, incantare, inteso come possibilità di condividere uno spazio-tempo guidati dal desiderio di riappropriarci delle frequenze utopistiche dell’immaginazione. Un sostantivo, che emana la sensazione vibrante tra il sogno e la veglia, la meraviglia della riscoperta, il sintonizzarsi con gli ecosistemi che ci coesistono, l’inebriarsi dell’invisibile e dell’incerto.
Come scrive la studios a Stefania Consigliere “L’incanto è scomparso dalle nostre vite. Chi si azzarda a menzionarlo è subito squalificato come ignorante o folle. Suscita sospetto, però, che il tabù dell’incanto entri in azione proprio quando il processo storico della modernità comincia a produrre spettri e incubi su scala industriale”.